Citofonia e videocitofonia

Autore : Antonio Sopranzi

In questo articolo andiamo ad esplorare i sistemi attuali di citofonia e videocitofonia. Fino a qualche anno fà la maggior parte dei sistemi erano di tipo analogico. Questi avevano un alimentatore che forniva la 12 volt alternata per la chiamata e i servizi (suoneria, apriporta, luce esterna ecc…), e una 5 volt per la fonia.

Da qualche anno a questa parte c’è stata una rivoluzione nei sistemi citofonici e videocitofonici. Siamo infatti entrati nell’era digitale e questi sistemi si sono adeguati al passaggio tecnologico. Mentre prima, soprattutto nei condomini, c’era il bisogno di posare un grande numero di cavi, proporzionati al numero di interni, adesso tutto è cambiato.

Con l’avvento delle tecnologie bus, con l’utilizzo di soli due fili, riusciamo a trasmettere i segnali di chiamata per un numero enorme di interni, riusciamo a trasmettere la fonia, i comandi multipli di cancelli e porte, luci scale ecc..

Riusciamo addirittura con gli stessi due fili a trasmettere l’immagine video del posto esterno e di telecamere aggiuntive. Anche nella postazione esterna con soli due fili riusciamo a far funzionare pulsantiere condominiali importanti, compresa la parte illuminazione tasti.

Naturalmente, anche con l’utilizzo di questi sistemi, si possono presentare degli svantaggi. Il primo tra tutti è quello della manutenzione. In caso di guasto infatti è quasi sempre necessario sostituire interamente il pezzo interessato.

Mentre prima ad esempio se si rompeva il ronzatore di una cornetta potevamo facilmente intervenire, adesso essendo presenti sistemi integrati elettronicamente possiamo fare ben poco. In impianti piccoli a volte, in proporzione, costa più il pezzo di ricambio che l’intero nuovo kit.

Questo purtroppo è quello che succede anche ad esempio se si rompe una tv moderna. Fà parte del progresso tecnolocico e non possiamo far altro che adeguarci.

predisposizione

La predisposizione dell’impianto è abbastanza semplice. In caso di villetta dobbiamo prevedere le postazioni interne desiderate, di solito max 3 per interno, in un punto centrale dell’abitazione in modo da essere raggiungibile agevolmente in caso di chiamata. Queste dovranno convergere in un quadro dove sarà installato l’alimentatore ed eventuali attuatori aggiuntivi. Nel caso in cui vogliate installare dei videocitofoni dovrete installare nelle scatole di derivazione dei distributori di segnale.

Per il posto esterno potete optare per l’installazione ad incasso o a parete. Dal posto esterno se presente andrà collegato il cancello pedonale ed un eventuale pulsante situato in zona. Come accennato sopra per il funzionamento avremo soltanto i due fili del bus. Se non sono in pessime condizioni, possiamo sfruttare i cavi esistenti. Questi due fili andranno a collegarsi all’alimentatore, cosi pure eventuali ulteriori comandi.

Collegamento e configurazione

Essendo digitali bisogna accoppiare i pulsanti esterni ai posti interni. Bisogna inoltre accoppiare i pulsanti aggiuntivi agli eventuali comandi supplementari o ad eventuali funzioni di intercomunicanza. Questa programmazione varia di produttore in produttore. In questo articolo sarebbe impossibile descrivere tutti i modelli e la loro configurazione. Mi limiterò quindi a descrivere quelli che più uso ossia i sistemi della Bticino.

Nelle pulsantiere esterne, se a più tasti , il pulsante più in basso corrisponde alla prima chiamata. Nei posti interni va inserito un configuratore numerico uguale al numero del tasto scelto. Il pulsante apriporta di default comanda un eventuale serratura pedonale collegata al posto esterno (o un cancello elettrico ma serve un relè per avere un contatto pulito). L’alimentatore ha un ingresso 230v e una o due uscite bus (in base al modello può avere uscite distinte tra posti interni e posti esterni) . Possono poi essere incrementate molteplici altre funzioni sempre grazie alla configurazione, ma diciamo che la programmazione base termina qui.

videocitofoni evoluti

In impianti domotici un touch scrren dedicato può diventare il cuore dell’abitazione, ospitando applicazioni per il comando dei carichi, dell’irrigazione, dell’antifurto, delle tapparelle, della diffusione sonora e tra gl’altri anche delle funzioni di videocitofonia.

Ma in questo articolo mi limiterò alla descrizione delle comunque formidabili funzioni che un normale videocitofono moderno è comunque in grado di fare in autonomia. Grazie soprattutto alle connessioni internet sempre più veloci, stiamo assistendo ad un evoluzione delle possibili funzionalità che può avere un videocitofono anche se non integrato in ambienti domotici.

Tramite una connessione wifi è possibile ad oggi infatti associare alla rete il proprio posto interno video per accedere a importanti integrazioni di utilizzo. Sempre per facilità mi limito a descrivere il videocitofono connesso della Bticino di cui vi allego il link qui sotto. Da quest’ultimo è possibile, tramite app, rispondere a chiamate in remoto, comandare le aperture, controllare eventuali telecamere aggiuntive e addirittura effettuare chiamate all’interno.

VI ALLEGO QUI SOTTO ALCUNI LINK AD aMAZON DEL MATERIALE SOPRA DESCRITTO

KIT MONOFAMILIARE MULTIFILARE

KIT MONOFAMILIARE 2 FILI

KIT BIFAMILIARE 2 FILI

KIT MONO E BIFAMILIARE VIDEO 2 FILI

KIT MONOFAMILIARE VIDEO CONNESSO 2 FILI

CONFIGURATORE 1

CONFIGURATORE 2

CONFIGURATORE 3

QUADRO 12 MODULI

CAVO CITOFONICO 2 FILI

CORNETTA UNIVERSALE

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