Impianti antifurto/2

Autore : Antonio Sopranzi

In questa sezione andiamo a capire meglio come predisporre un impianto antifurto. Per far ciò elencheremo le tipologie presentate nel primo articolo e vedremo dove portare le tubazioni.

Per tutti gli accessori, sirene, sensori, inseritori ecc… è sufficiente una tubazione diametro 20 mm, che per distinguerla dagl’altri impianti, solitamente uso il corrugato marrone.

contatti magnetici e contatti inerziali

Queste due tipologie di sensori vanno solitamente installati vicini e quindi predisponiamo la tubazione nell’angolo alto dell’infisso nella parte opposta al verso di apertura dello stesso.

contatti a fune per tapparelle

Per predisporre l’installazione di questi sensori dobbiamo semplicemente lasciare la tubazione nel cassettone della tapparella.

barriere infrarosse

Lasciamo una tubazione tra infisso interno e infisso esterno (persiana, scuri, tapparelle ecc…), tenendo conto della larghezza del nostro sensore e della larghezza di un eventuale zanzariera. Aggiungiamo una tubazione che collega i due lati.

sensori a tenda

Predisponiamo una tubazione nella parte alta dell’architrave dell’infisso, al centro dello stesso.

sensori volumetrici

Questi sensori hanno un raggio di azione di circa 90°, per una lunghezza dei raggi di circa 9 metri. Vanno installati a circa 250 cm. Predisponiamo quindi agl’angoli (ad un paio di centimetri da questi ) delle stanze le tubazioni dedicate. In caso di stanze più grandi o con ostacoli fisici, lasciamo più predisposizioni. Per il posizionamento di questi sensori fate attenzione a non orientarli verso fonti di calore, o ai raggi diretti del sole provenienti da finestre.

sirene interne e sirene esterne

Per comodità la sirena interna va solitamente installata nei pressi della centrale e se quest’ultima si trova in un posto chiuso, comunque nelle immediate vicinanze.

La sirena esterna andrebbe installata in una parete esterna rivolta verso la strada, in modo da rendere immediatamente visibile alle eventuali forze dell’ordine, quale abitazione sta subendo un furto.

Per evitare facili sabotaggi, andrebbe posizionate ad un altezza tale da renderla accessibile solo con l’utilizzo di una scala.

Sconsiglio vivamente l’installazione su comignoli o piccole pareti tra falde di tetto. In caso di gelo o pioggia e allarme in panne resterà difficile intervenire.

centrale

La centrale va posizionata in un luogo protetto e non a vista, ad essa dovranno arrivare tutti i cavi di sensori, sirene, inseritori e tastiere.

combinatore telefonico

Il combinatore telefonico solitamente o è integrato alla centrale o è dotato di un proprio contenitore.

Anche questo va posizionato nei pressi della centrale, ma se è di tipo gsm, andrà spostato in un punto dove l’operatore scelto ha un buon segnale.

In base al tipo può essere necessaria l’alimentazione a 230v.anche per quest’ultimo è sufficente una tubazione diametro 20 mm

tastiere

Le tastiere sono l’interfaccia che abbiamo con l’allarme. Queste ci indicano tra le tante cose, se ci sono anomalie e lo stato dell’impianto.

Solitamente vanno posizionate agli accessi dell’abitazione in quanto possono essere usate per il comando dell’impianto.

Và però precisato che in tal caso, i sensori nell’area di uscita dovranno essere programmati come ritardati, in modo da permettere l’ingresso e l’uscita dalla stanza.

Per far in modo che questo non avvenga, dobbiamo rendere l’impianto comandabile da inseritori o radiocomandi.

inseritori

Gli inseritori vanno posizionati fuori dai punti di accesso, per evitare la configurazione di zone ritardate. Questo tipo di installazione però, anche se la maggior parte delle centrali ha l anomalia del taglio cavi, richiede l’applicazione di un tamper al supporto civile esterno.

radiocomandi

Solitamente i radiocomandi hanno una propria ricevente all’interno della centrale, ma per poter agevolmente comandare l’allarme dall’esterno è meglio richiedere una ricevente a se stante.

Questo è dato dal fatto che la centrale pu non essere raggiungibile da tutti gli accessi.

tubazioni e scatole

Come detto all’inizio , tutti i componenti dell’allarme, hanno bisogno di una tubazione da 20 mm marrone.

Anche in questo caso se le tratte sono lunghe dovremo interporre tra la centrale e i suddetti delle scatole intermedie, dove uscire con un numero di tubazioni uguale al numero in ingresso. O con meno tubazioni ma di sezione maggiore.

Va anche precisato che la maggior parte dei sistemi d’allarme ha anche delle schede ingressi da posizionare nelle derivazioni, dove vanno collegate più linee a fronte di un singolo cavo che torna in centrale.

Dobbiamo ricordarci di portare una tubazione di alimentazione elettrica in centrale e se vogliamo, anche quella telefonica.

Tornerà anche utile predisporre una tubazione dati per una possibile gestione da app.

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ACCESSORI PER IMPIANTI FILARI:

CAVO ANTIFURTO

TUBO CORRUGATO

SENSORI INERZIALI

SENSORI DI APERTURA DA INCASSO

SENSORI DI APERTURA ESTERNI MARRONI

SENSORI DI APERTURA ESTERNI BIANCHI

SENSORE DI APERTURA DA INCASSO PER PORTE BLINDATE

SENSORE DI APERTURA PER INFISSI METALLICI

SENSORE PER TAPPARELLE A FILO

BARRIERE AD INFRAROSSI

SENSORI VOLUMETRICI

SENSORI A TENDA

SIRENA DA INTERNO

IMPIANTI RADIO PROFESSIONALI:

KIT ANTIFURTO LOGISTY

RIVELATORE DI APERTURA AGGIUNTIVO

RIVELATORE VOLUMETRICO AGGIUNTIVO

Impianti antifurto/1

Autore : Antonio Sopranzi

In questo articolo andiamo a descrivere brevemente da cosa è composto un impianto d’allarme per meglio scegliere nella seconda parte la predisposizione a noi più consona.

L’ impianto antintrusione ha il compito di segnalare eventuali presenze indesiderate all’interno o in alcuni casi all’esterno della propria proprietà.

Questo avviene segnalando tempestivamente tramite segnalazioni acustiche o chiamate telefoniche lo sfortunato proprietario e/o le forze dell’ordine.

I sistemi antifurto si dividono in tre categorie principali:

–         senza fili: alimentati totalmente o quasi con apposite batterie a lunga durata

–         filari: alimentati tramite cavi e con batterie tampone per assenze temporanee di energia

–         misti  radio – filari

i rilevatori invece si dividono in altrettante categorie:

–         perimetrali

–         volumetrici

–         da esterno

sensori perimetrali

contatti magnetici : questi dispositivi sono composti da due pezzi, il primo avente all’interno una calamita, il secondo un contatto elettrico che scambia all’allontanarsi della calamita.

Il magnete va’ posizionato sull’anta della finestra o della porta, mentre il contatto elettrico sul telaio.

Il primo pregio di questo sensore e’ il basso costo, inoltre permette agli occupanti dei locali di circolare tranquilli anche ad antifurto inserito.

Di contro ha la sua vulnerabilità se installato su di una finestra. Infatti se il ladro rompe i vetri senza che le ante si spostino, l’allarme non scatta.

Per questo è consigliato l’abbinamento con i sensori inerziali.

Contatti inerziali : questi sensori rispondono alla vibrazione con una serie di chiusure ed aperture di un contatto interno, che essendo molto rapide, hanno bisogno di una loro scheda d’analisi, che ormai quasi tutte le centrali filari hanno a bordo.

Questi sensori proteggono dallo sfondamento di vetri porte ecc… Anche quest’ultimi permettono di circolare liberamente dentro all’abitazione, ma hanno come principale difetto la loro vulnerabilità ai tuoni durante i temporali.

E’ proprio a causa di questi sensori che spesso sentite suonare sirene durante un temporale.

Comunque sia tramite le schede di analisi apposite o tramite la programmazione delle centrali possiamo regolarne la sensibilità.

Vanno solitamente abbinati ai contatti magnetici, in virtù del fatto che se un ladro riesce ad aprire una finestra senza creare forti vibrazioni l’allarme non riuscirebbe a rilevarne la presenza

Sensori avvolgimento tapparelle: questi sensori sono composti da una ruota  larga circa mezzo centimetro intorno alla quale si avvolge un filo di nylon, fissato a sua volta sulla tapparella.

Quando la tapparella si muove questa ruota attiva più volte un microcontatto che genera degli impulsi da analizzare come nel caso dei sensori inerziali.

Barriere infrarosse : le barriere infrarosse sono composte da due apparati esistenti in commercio di diverse lunghezze.

Una emette raggi infrarossi, l’altra li riceve, ma esistono anche modelli dove entrambe le colonnine emettono e ricevono raggi ir per permetterne l’ incrociamento.

Solitamente possono essere programmati i tempi di occupazione del raggio o quanti raggi devono essere interrotti prima di generare l’allarme ( per evitare che un insetto scaturisca l’allarme).

Sono tra i sensori perimetrali i migliori in assoluto perché permettono di lasciar aperte le finestre d’estate ma come neo hanno un costo abbastanza elevato.

sensori volumetrici

I sensori volumetrici sono di due tipi : ad infrarosso e a microonde

I primi monitorizzano l’area da proteggere e controllano se ci sono mutamenti termici causati dal passaggio di una persona (per l’appunto con temperatura corporea più alta di quella ambientale).

In periodi abbastanza caldi perdono di efficacia in quanto la temperatura ambiente si avvicina a quella corporea e comunque sia passando sull’area protetta nascosti ad esempio con un ombrello non veniamo rilevati.

I secondi emanano nel locale da proteggere delle microonde fino a saturazione. Aprendo una porta o una finestra il sensore nota che viene a mancare lo stato di quiete e attiva la segnalazione d’allarme.

Sia i sensori puri a microonde che ad infrarosso stanno andando in disuso, e le case produttrici stanno inglobando in un unico sensore (chiamato a doppia tecnologia) queste due funzionalità.

L’installatore può scegliere se per attivare la segnalazione devono scaturire l’allarme entrambe  (programmandolo in and) o singolarmente (programmandolo in or).

tamper

Il tamper e’ un contatto presente su quasi tutti i sensori, le sirene, le centrali, i combinatori telefonici ecc..   che attiva la segnalazione d’ allarme all’apertura degli involucri anche ad allarme disinserito.

Tutti i contatti di tamper vanno collegati in serie fra di loro fino ad arrivare in centrale nell’apposito ingresso con i due capi dl collegamento

sirene

Le sirene sono l’apparecchio di segnalazione della presenza di un allarme in corso.

Si dividono in due categorie, quelle interne senza lampeggiante e senza batteria tampone (eccetto rari casi) e quelle esterne che hanno appunto sia la segnalazione sonora, visiva che una batteria per permetterne il funzionamento in caso di taglio dei cavi

centrale

La centrale rappresenta la mente del sistema. Riceve gli input dei sensori e attiva le sue uscite per attivare sirene e/o combinatori telefonici.

Ai suoi ingressi vanno collegati i contatti di allarme dei sensori che in caso di piu’ sensori per linea andranno collegati in serie.

La centrale deve avere al suo interno una batteria tampone per permetterne il funzionamento in caso di mancanza di energia elettrica.

combinatori telefonici

I combinatori telefonici sono di due tipi: pstn o gsm

I primi lavorano su linea fissa, i secondi su linea gsm come un cellulare. Anche loro hanno il loro tamper e in alcuni casi la loro batteria tampone.

Al loro interno vanno programmati i numeri telefonici da chiamare in caso di intrusione, allarmi tecnici ecc..

Và prestata particolare attenzione al posizionamento del combinatore gsm che deve essere posto in un luogo dove il campo gsm abbia una buona portata.

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ACCESSORI PER IMPIANTI FILARI:

CAVO ANTIFURTO

TUBO CORRUGATO

SENSORI INERZIALI

RILEVATORI DI APERTURA DA INCASSO

SENSORI DI APERTURA ESTERNI MARRONI

RILEVATORI DI APERTURA ESTERNI BIANCHI

SENSORE DI APERTURA DA INCASSO PER PORTE BLINDATE

RILEVATORI DI APERTURA PER INFISSI METALLICI

SENSORE PER TAPPARELLE A FILO

BARRIERE AD INFRAROSSI

SENSORI VOLUMETRICI

SENSORI A TENDA

SIRENA DA INTERNO

IMPIANTI RADIO PROFESSIONALI:

KIT ANTIFURTO LOGISTY

RIVELATORE DI APERTURA AGGIUNTIVO

RIVELATORE VOLUMETRICO AGGIUNTIVO