
Autore : Antonio Sopranzi
La scelta di una telecamera di sicurezza , per quanto semplice possa sembrare, richiede molta accuratezza . Grazie ai progressi nella tecnologia video, wireless e informatica, ci sono molti tipi di telecamere, ognuna con svantaggi e vantaggi. Per la scelta ottimale occorre conoscere alcune nozioni di base:
alcune tipologie
- Telecamere Bullet
- Telecamere dome
- Telecamere Wireless
- Telecamere filari
- Telecamere ip
- Telecamere ahd
- Telecamere motorizzate
- Telecamere varifocali
- Telecamere a fuoco fisso
Sicuramente le telecamere ad oggi più utilizzate sono le bullet. Le telecamere bullet e dome hanno entrambe il nome per la loro forma. La maggior parte delle telecamere possono essere utilizzate sia all’interno che all’esterno, quindi conoscere questo dato è già di fondamentale importanza.
Per sapere se la telecamera che dobbiamo acquistare, è adatta all’esterno, deve avere un grado di protezione dagli agenti esterni ed atmosferici adeguato. Questo dato lo trovate nelle caratteristiche ed è il grado “ip”, che troverete sempre seguito da due numeri. In una telecamera adatta all’esterno questo numero deve essere superiore o almeno uguale a 44.
Telecamere Bullet

Le bullet prendono il nome dalla loro forma a proiettile. Queste telecamere, benchè esteticamente più inquinanti, hanno caratteristiche migliori rispetto alle dome.
Ad esempio avendo un tettino parasole, sono meno soggette ad abbagliamenti solari e sono meno soggette a sporcizia dovuta alle piogge . Spesso nelle installazioni professionali sono contenute in custodie termoregolate per evitare l’appannamento dei vetri.
Uno svantaggio è quello di essere più soggette ad atti vandalici a causa della maggiore facilità di spostarle rispetto alle dome.
telecamere dome

Le telecamere Dome sono sicuramente meno invasive e da lontano il malintenzionato riesce malamente a capire dove è effettivamente puntata.
Al contrario delle bullet possono essere più soggette alla sporcizia dovuta agli agenti atmosferici.
Non sono facilmente vulnerabili da attacchi di malintenzionati in quanto la loro forma rotonda non ne permette lo spostamento.
Telecamere wireless

Le telecamere wireless sono normali telecamere, bullet o dome, che trasmettono il segnale video ( a volte anche audio ), tramite una connessione senza fili.
Naturalmente hanno bisogno di un alimentazione esterna filare. Già quest’ultimo fattore gioca a sfavore . Se dobbiamo infatti portare una 12 volt alla telecamera, allora portiamo anche il cavo video.
Infatti è buona norma che gli impianti di videosorveglianza vadano connessi ad un gruppo di continuità per garantirne il funzionamento anche in assenza di energia elettrica e quindi anche l’alimentazione a 12v deve essere centralizzata.
Ne segue che se noi andiamo ad installare una serie di telecamere wireless avremo un alimentatore per ogni telecamera. E se vogliamo realizzare un impianto serio avremo bisogno di un gruppo di continuità per ogni telecamera oltre a quello per il videoregistratore.
Queste telecamere hanno un utilizzo hobbistico per la loro facilità d’installazione, ma sono tutt’altro che immuni da disturbi radio che deteriorano l’immagine.
telecamere filari
Le telecamere filari, che naturalmente comprendono varie tipologie e forme, sono quindi le migliori se non le uniche da utilizzare in un impianto professionale. Queste si dividono in due tipi : quelle con cavo coassiale e quelle a tecnologia ip con cavo di rete.
telecamere ip
Le telecamere ip, come accennato sopra , utilizzano un cavo lan per il comando, per l’alimentazione e per il flusso audio/video.
Ad ognuna di queste telecamere va assegnato un indirizzo ip successivo a quello dell’impianto a cui le colleghiamo. Ne consegue che la programmazione può variare a causa di successive sostituzioni sugli impianti connessi.
Questa soluzione trova il suo habitat ideale in grandi strutture dove , a differenza di quelle filari, che devono arrivare dirette al registratore, quest’ultime possono essere centralizzate in un apparecchio di rete.
Ad esempio in un palazzo di più piani, possiamo installare uno switch per piano, collegare ad esso più telecamere e ripartire con un solo cavo.
Va considerato anche il fatto che tutti gli apparecchi connessi devono essere di tipo “poe” ossia devono iniettare l’alimentazione elettrica sul cavo di rete.
Questo comporta la necessità di realizzare un serio calcolo dei consumi delle telecamere e un posizionamento studiato dei gruppi di continuità per il funzionamento in blackout.
telecamere ahd
Negli ultimi anni stiamo assistendo ad una grande evoluzione delle tecnologie applicate agli impianti analogici.
Grazie infatti al progresso di lavorazione delle immagini, ill livello di qualità trasmesso su impianti a cavo coassiale è incrementato. Sono prima apparsi in commercio impianti hd, poi full hd e attualmente ultra hd.
Naturalmente più aumentiamo la qualità delle immagini e più aumentano i costi. Dobbiamo infatti prevedere videoregistratori adeguati, hard disk di capacità maggiore e cavi di altissima qualità.
Possiamo affermare che per un impianto casalingo la qualità in fullhd è più che sufficiente.
telecamere motorizzate

Esistono in commercio delle telecamere chiamate “speed dome ” che sono in grado di ruotare di 360° ed eseguire degli zoom.
Queste possono essere comandate da tastiere con joystik sul posto di controllo, o da pc e smartphone, anche in remoto, attraverso apposite applicazioni.
Possono eseguire ronde visive continue abbinate a zoom automatici, precedentemente memorizzati, sui punti da noi scelti.
Abbinandole a sensori di sicurezza, possiamo addirittura, quando il sensore rileva una presenza, terminare per qualche secondo la ronda automatica e farla ruotare e zummare sulla zona interessata dall’infrazione.
telecamere varifocali e a fuoco fisso
Tutte le tipologie di telecamere, analogiche ed ip, possono essere a fuoco fisso o varifocali. Tutte le telecamere hanno all’interno dell’obiettivo una lente convessa che converge l’immagine ambientale in un sensore interno.
In base alla distanza del sensore dalla suddetta lente , abbiamo la messa a fuoco più o meno lontana della superficie inquadrata. Più la distanza focale è alta e minore risulterà l’ampiezza di inquadratura.
Generalmente le telecamere di videosorveglianza hanno obiettivi fissi o regolabili che vanno dai 2,8 mm ai 12 mm. Le prime sono chiamate grand’angolo appunto per il fatto che l’inquadratura risulta più ampia.
Ma se dobbiamo inquadrare una piccola zona a medie distanze dovremo utilizzare una focale più lunga.
Tuttavia grazie alle immagini sempre più definite delle telecamere moderne, anche con una grand’angolo riusciamo ad avere buoni risultati anche in lontananza.
Partiamo però dal presupposto che le telecamere, come l’occhio umano, non possono mettere a fuoco alla perfezione a tutte le distanze contemporaneamente.
Infatti quando leggiamo un libro, vediamo l’immagine in lontananza sfuocata, lo stesso accade quando guardiamo lontano e sfuochiamo le cose vicine.


videoregistratori
I videoregistratori si dividono in tre grandi categorie:
- Videoregistratori chiamati “dvr” per telecamere analogiche e ahd
- Videoregistratori chiamati “nvr” per telecamere ip
- Videoregistratori ibridi chiamati “hvr”
Questi apparecchi consentono la registrazione h24 delle telecamere e la loro visione in real time. La registrazione viene effettuata su di un hard disk interno e la durata dipende dal numero di telecamere connesse, dalla qualità delle suddette e naturalmente dalla quantità di memoria posseduta.
Quando l’hard disk è pieno, vengono mano mano cancellate le immagini più vecchie.
Generalmente hanno all’interno una scheda di rete che ne permette la connessione da remoto tramite pc o app.
Quasi tutti hanno inoltre degli ingressi e delle uscite filari per dei consensi o degli allarmi. Utilizzati soprattutto per la gestione delle speed dome.
Gli ingressi a disposizione sono a multipli di quattro. Si parte dal 4 canali per poi proseguire con l’8 ed il 16 . Nelle versioni ip il numero di canali può anche essere maggiore, ma avremo soltanto un ingresso con cavo dati.
La maggiorparte ha anche due uscite video, hdmi e vga, per la visione real time.
Va fatta assoluta attenzione all’acquisto dei materiali , in quanto può succedere che una telecamera non sia compatibile con un videoregistratore perchè possono utilizzare standard di trasmissione ahd diversi (il discorso cambia per le ip ).
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